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L'attuale crisi finanziaria americana; alcune considerazioni
Questa crisi vede il crollo della banca d'affari ed il conseguente crollo delle Borse mondiali. Va fatta tuttavia una precisazione: l'economia reale (attualmente in recessione) non coincide con la finanza; dunque non ci sono dei fortissimi contraccolpi alla stessa dovuti alla crisi finanziaria americana. Il FMI infatti ha recentemente elevato dall'1,3% all' 1,7% la stima di crescita degli USA elaborata per il 2008. Al contrario gli indicatori relativi all'economia mondiale e all'area euro sono stati rivisti al ribasso. Gli economisti si interrogano se questa crisi finanziaria sia o meno una riedizione di quella del 1929, ma, ciò che è soprattutto mutato rispetto agli anni '30 è la connessione fra “economia di carta” e “economia reale”. Quest'ultima, sebbene non sia messa bene, può tuttavia beneficiare del forte calo dei prezzi di petrolio e materie prime rispetto ai primi mesi del 2008. Per il 2009 si ritiene che il prezzo dell'oro nero potrà stabilizzarsi intorno ai 90 dollari al barile poiché dovrebbe essere terminata la “bolla” petrolifera conseguenza della speculazione finanziaria internazionale, ed anche il dollaro dovrebbe rafforzarsi rispetto all'euro.
Libero Cerrito
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