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L’emigrazione cinese in Italia
La rivolta del quartiere cinese di Milano trae origine dall’isolamento, stile “China-Town”, della popolazione cinese all’interno della metropoli lombarda. Per comprendere le caratteristiche dell’ emigrazione cinese bisogna ripercorrerne la storia da quando nel secolo scorso è cominciata l’emigrazione verso l’Europa. La storia dell’emigrazione cinese è strettamente legata a quella della Cina,. Prima della Seconda Guerra Mondiale gli immigrati cinesi erano in gran parte lavoratori che venivano a lavorare in Europa con vari contratti da subordinati. Nel 1949 nasceva la Repubblica Popolare cinese; la chiusura politica non favorì l’emigrazione dalla Cina e solo con l’apertura della seconda metà degli anni ’70 ripresero a gran ritmo i flussi migratori. Gli immigrati cinesi in Europa provengono principalmente dalla provincia di Zhejiang. E’ interessante notare come questa regione non sia assolutamente una zona povera della Cina; cosa ha spinto allora migliaia di giovani di questa regione a tentare fortuna all’estero? Probabilmente la prospettiva di un facile arricchimento, cosa che si è dimostrata infondata. In Italia la prima comunità cinese si era insediata a Milano, poi Roma Firenze e Prato. A Milano le principali attività dei cinesi si concentravano ( e tuttora è così nel settore della ristorazione e commercio, mentre a Firenze e Prato si sono sviluppate attività legate alla lavorazione del pellame e di confezioni). La vita quotidiana ed il lavoro comportano grosse difficoltà, ma la comunità cinese va avanti , con la consapevolezza di non essere più i figli poveri di un paese sconosciuto, ma i rappresentanti di una futura superpotenza mondiale.
Libero Cerrito
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